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Il segmento testuale Colle del Lys è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 5Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 500

Brano: [...] comandante Civacich, sparò fino all’ultima

pallottola prima di ripiegare portando in salvo i suoi compagni. Arrestato dalla polizia di Torino, interrogato e seviziato, si rifiutò di parlare: rilasciato per insufficienza di prove, risalì le valli per riprendere il suo posto di combattimento. Passò in seguito nella formazione « Giacomo Matteotti » della Brigata « Tre Confini », distinguendosi in scontri e azioni di sabotaggio a Mompellato, sul Colle del Lys e a Canale di Alba. Sceso ancora una volta a Torino in missione nel luglio 1944, vi fu arrestato con il suo comandante di gruppo e altri partigiani. Trasferito alle carceri di via Asti, fu condannato a morte e fucilato a Moncalieri nel mese stesso.

Cattani, Leone

N. a Rieti il 5.1.1906; avvocato. Antifascista, nel 1924 rappresentò I’Unione goliardica per la libertà nel Comitato centrale dell’Aventino (v.). Nel 1928 fu arrestato sotto l’accusa di appartenere alla « Giovane Italia » (v.). Nel 1943 fu tra gli organizzatori del ricostituito Partito liberale, e a nome di questo sottoscrisse [...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 451

Brano: [...]o per 5 anni al confino, tornò libero nel 1942. Riprese subito la lotta antifascista, tra i dirigenti del Movimento di unità proletaria. Membro della Direzione del P.S.I. nel 1943 e del Comitato centrale del partito dal 194748 sino al 1957, fu poi tra i fondatori del P.S.I.U.P..

Entrò a far parte della Consulta Nazionale. Eletto deputato nella prima legislatura delia Repubblica, fu rieletto in tutte le successive.

Lys, Battaglia del

Sul colle del Lys (m. 1.310), nella valle della Dora Riparia in provincia di Torino (da non confondersi col Colle del Lys o Colle d’Argento, alto 4.277 m in Valle d’Aosta), durante la Guerra di liberazione si svolsero numerosi scontri tra partigiani e nazifascisti.

Una delle più sanguinose battaglie fu quella combattuta il 2.7.1944 a Favella, nel comune di Rubiana (Torino), da reparti della 17a Brigata Garibaldi « Cima ». Alla formazione si erano aggregati una quarantina di ex prigionieri di guerra sovietici — per lo più georgiani — che avevano costituito un distaccamento partigiano comandato dall'ufficiale dell’Armata Rossa Andrei Gretcko. Alcuni uomini del distaccamento, di pattuglia nel territorio di Favel[...]

[...]e da ambo le parti. Per proseguire, i tedeschi dovettero attendere l’arrivo di rinforzi e il loro tentativo di cogliere di sorpresa la formazione partigiana risultò completamente fallito.

Nel combattimento caddero 6 georgiani: Sota Namdzejsvili (Sciota), Georgij Papasvili, Georgi Gogolisvili (Zukov), Pirus Bakokasvili, Alexander Kuprej svili e Bocij Akobja (Miscia) che, sparando sino all’ultimo, si sacrificarono per fermare i tedeschi.

Sul colle del Lys si eleva oggi un monumento dedicato ai circa 2.000 partigiani caduti durante la Guerra di liberazione nelle circostanti valli piemontesi.

M.Ga.

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 739

Brano: [...]26 giugno, con il proposito di liberare il fondovalle. Il temerario tentativo non riuscì, anche se per l’intera giornata del 26 giugno Bussoleno fu teatro di combattimenti che permisero ai partigiani di occupare per alcune ore quasi tutto il grande abitato (negli scontri si distinsero soprattutto i partigiani russi, georgiani e cecoslovacchi). All’attacco partigiano seguì una nuova ondata di rastrellamenti, tragicamente conclusasi il 2 luglio al Colle del Lys (v. Lys, Battaglia del).

L’8 luglio un grosso reparto di fascisti attaccò le grange di Balmafol, sopra Bussoleno nel versante nord della valle, ma i partigiani della 42a Brigata Garibaldi respinsero il nemico infliggendogli gravissime perdite e scrivendo una delle pagine più gloriose della Resistenza in valle di Susa (v. Balmafol, Battaglia di). In alta valle, il 17 luglio sul colle Triplex e il 2 agosto sul monte Genevris, altri attacchi vennero vittoriosamente respinti dai partigiani della “Monte Assietta” dopo molte ore di accaniti combattimenti. Qualche settimana più tardi, il 26 agost[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 88

Brano: [...]esso Lubiana.

Tonani, Amedeo

Deo. N. a Cremona il 18.11.1923, m. a Favella di Rubiana (Torino) il 30.3. 1945; perito in Agraria.

Per sfuggire ai bandi fascisti, nel giugno 1944 si portò nella bassa valle di Susa in Piemonte, dove era dislocata la Brigata Garibaldi “Felice Cima”, divenendo comandante di un distaccamento a Rubiana (località Muande Marin). Durante il rastrellamento del 2.7.1944, culminato nella battaglia e nell'eccidio del Colle del Lys, portò in salvo 60 uomini del distaccamento attraverso il monte Civrari. Successivamente tor

88

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 643

Brano: Appendice

Storta (1949); Romagnano Sesia: ai partigiani caduti (A. Cascella, 1947); Rosignano Solvay: alla Libertà (M. Di Cesare, 1987); Rovegno: a Bisagno e alla “Cichero” (N. Neonato, 1968); Rovereto: ai Deportati (B. Peschedasch—L. Sossas, 1973); Rubiana: ai 2104 Partigiani del Colle del Lys (M. Rosso, 1953); Sabbiuno: ai 100 Partigiani (L.G. Mazzucato—U. Maccaferri—G. Mazzucato, 1973); Saluzzo: alla Resistenza (U. Reineri, 1980); Saluzzo: ai Martiri de “La rosa bianca” (A. Cavallera, 1972); San Donato Milanese: alla Resistenza (W. Madoj, 1975); San Donato Milanese, S.N.A.M.: La crocefissione del Partigiano (P. Fazzini, 1958); San Giorgio di Pesaro: ai Caduti (R.A. Schiavone, 1971); San Giuliano Milanese: alla Resistenza (M. Tapia, 1987); Sanremo: ai Caduti della Divisione Acqui (R. Orvieto, 1979); Sanremo: alla Resistenza (R. Orvieto, 1972); Sansepolcro: Sacrario ai Caduti jugos[...]
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Colle del Lys, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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